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Pubblicato il 18-06-2018 da la-redazione
Le detrazioni fiscali sul cappotto termico, agevolazioni altrimenti note come Ecobonus sull'isolamento a cappotto, rappresentano una delle opportunità più allettanti in assoluto in materia di risparmio energetico della casa.
Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018, con successiva proroga fino al 31 dicembre 2020, infatti, quello in questione è l'unico lavoro proteso all'isolamento termico della casa che consente di ottenere uno sgravio fiscale del 65%.
Questo perché, per accedere al massimo del bonus, è necessario migliorare le prestazioni energetiche dell'edificio di almeno il 20%: una soglia notevole che è possibile raggiungere solo con interventi strutturali come appunto il cappotto termico o con una coibentazione del tetto all'avanguardia. Si tratta di un risparmio doppio perché, andando oltre le agevolazioni fiscali, questo sistema ti consentirà di spendere meno per il riscaldamento e il rinfrescamento della casa con un taglio netto in bolletta.
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Tornando alle detrazioni, la prossima scadenza da tenere a mente è il 31 dicembre 2020 (Ti consigliamo al proposito la lettura della nostra guida sulle detrazioni fiscali ristrutturazione 2019-2020.
Le agevolazioni fiscali sul cappotto termico sono quindi la voce più rilevante nel capitolo della riqualificazione energetica degli edifici che, come accennato, contempla anche altre possibilità.
Ogni intervento, nella fattispecie, prevede aliquote diverse ma le detrazioni sul cappotto sono le uniche che arrivano all'interessante valore del 65%.
L'ecobonus raggiunge invece il 50% con infissi, schermature solari e caldaie a biomassa.
Contrariamente a quanto potrebbe pensare chi ambisce alle agevolazioni per la prima volta, non si tratta di uno sconto in fase di acquisto.
Il pagamento dei lavori, inoltre, deve essere tracciabile e documentato, così come deve essere certificato il miglioramento delle prestazioni energetiche.
L'ecobonus sull'isolamento a cappotto si applica, dunque, come detrazione dall’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) oppure dall’Imposta sul reddito delle società (IRES) e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Si tratta, in sostanza, di uno sconto a rate che si “tocca con mano” nel momento in cui viene fatta la dichiarazione dei redditi.
Se per le residenze autonome è vantaggioso, per i condomini l'Ecobonus sull'isolamento a cappotto è un'opportunità preziosa da non farsi scappare.
La Finanziaria 2018 ha infatti fissato per palazzi con più appartamenti una scadenza a lungo termine, il 2021, che dà quindi ai vari proprietari tutto il tempo di accordarsi e fare le valutazioni del caso. Il tetto massimo, nel caso dei condomini interessati al cappotto termico, è di 40mila euro, 136mila nel caso del sismabonus, in entrambi i casi detraibili in 10 anni.
Il grande vantaggio è costituito dal fatto che, nei seguenti casi, le detrazioni superano addirittura il 65%:
Opportunità allettanti, infine, anche per le case popolari. In questo caso le detrazioni fiscali sul cappotto termico riguardano non più le parti comuni ma anche le singole abitazioni con agevolazioni fino al 75%.
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