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Edilizia: che cos'è e le pratiche più comuni

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ediliziaLa miniguida dedicata all'edilizia: dalle pratiche più richieste alle definizioni fondamentali.

Valutazione utenti: 14
Pubblicato il 28-09-2023 da Redazione

Tabella dei contenuti

    Tra le tante definizioni del termine Edilizia la più completa è quella di Treccani secondo cui per Edilizia si intende:
    "Il complesso delle attività che si riferiscono alla costruzione di edifici d’ogni genere, dalla pianificazione delle città (come sinonimo quindi meno comune di “urbanistica”) alla progettazione e realizzazione delle singole costruzioni e alle opere di rifinitura."

    In questa guida, abbiamo deciso di rispondere a tutte le domande che ogni giorno gli utenti ci rivolgono per fare chiarezza sui temi dell’edilizia come progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici.
    Si tratta di una guida scritta a quattro mani con le imprese edili nostre partner, per agevolare chi, come te probabilmente, ha la necessità di interfacciarsi con dei professionisti del settore edile ma non ha alcuna conoscenza di base.
    Troverai la spiegazione dei termini più diffusi, informazioni sulla normativa edilizia e anche qualche curiosità. Buona lettura!

    Testo Unico dell'edilizia: i principi fondamentali

    Partiamo con le fondamenta. Il Testo unico dell'edilizia è un atto ufficiale emanato con il DPR 6 giugno 2001 n. 380 aggiornato al D.L. 24 febbraio 2023, nel quale sono state riunite tutte le norme legislative vigenti in materia edilizia, i principi fondamentali e le disposizioni per la disciplina dell'attività delle costruzioni e delle ristrutturazioni degli edifici, comprese le disposizioni in termini di vigilanza e sanzioni in caso di abuso. Ad esso si fa quindi riferimento per regolare tutte le attività edilizie.
    Va però precisato che ogni comune emana un proprio regolamento edilizio, finalizzato alla regolamentazione di tutti gli aspetti degli interventi di trasformazione edilizia e di destinazione d'uso degli immobili e alle modalità di acquisizione dei diversi tutoli edilizi. Le regole variano, quindi, di città in città: il regolamento edilizio Firenze, il regolamento edilizio Roma o il regolamento edilizio Torino presentano differenze macroscopiche e, in caso di dubbi, è importante rivolgersi al proprio Comune di competenza e chiedere delucidazioni. Regole ben più rigide, invece, determinano il settore dell'edilizia scolastica, regolato anche da normative europee e non solo italiane.
     
    All'art.3 del T.U. abbiamo poi la definizione delle principali tipologie di interventi di edilizia. Vediamole insieme.

    Manutenzione ordinaria

    Vi rientrano tutti gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici tra cui:

    • opere di riparazione;
    • finiture;
    • efficientamento dell'impiantistica;
    • tinteggiatura;
    • verniciatura di porte e garage;
    • rivestimenti interni ed esterni;
    • scale retrattili;
    • sistemazione comignoli e impianti per l'estrazione del fumo;
    • sostituzione di elementi tecnologici obsoleti per ascensori;
    • impermeabilizzazioni tetti e terrazze;
    • sostituzione grondaie e pluviali;
    • riparazione ringhiere e parapetti;
    • sostituzione persiane mantenendo caratteristiche preesistenti.

    Manutenzione straordinaria

    Vi rientrano tutti gli interventi edilizi per il rinnovamento e la sostituzione di parti strutturali dell'immobile, oltre che le integrazioni ai servizi igienico-sanitari. Sono invece esclusi gli interventi che alterano la destinazione d'uso e la volumetria dell'immobile.

    • sostituzione degli infissi di forme e misure diverse;
    • sostituzione sanitari e ristrutturazione servizi igienici;
    • realizzazione opere strutturali di pertinenza;
    • sostituzione caldaia;
    • rifacimento scale recinzioni, muri di cinta e cancellate;
    • tramezzi;
    • interventi strutturali;
    • consolidamento strutturale e fondazioni.

    Per capire bene la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria puoi leggere il nostro approfondimento "Manutenzione ordinaria e straordinaria: quali sono le differenze?"

    Restauro e risanamento conservativo

    Ne fanno parte tutti quegli interventi di carattere edilizio che hanno lo scopo di recuperare le funzionalità degli elementi costitutivi dell'immobile senza comportare un aumento della superficie lorda, senza alterarne la disposizione dei volumi e senza modificare gli elementi strutturali.
    Si parla di restauro quando l'obiettivo è quello di conservare e valorizzare le caratteristiche di edifici di interesse storico-artistico, architettonico e ambientale; con risanamento conservativo, invece, si intendono quegli interventi finalizzati al recupero igienico funzionale di edifici che necessitano del consolidamento e dell'integrazione degli elementi strutturali e la modificazione dell'assetto planimetrico.
    Appartengono a questo gruppo interventi tra cui:

    • consolidamento delle funzionalità;
    • rifacimento della pavimentazione;
    • rifacimento degli impianti.

    La principale differenza tra il restauro/risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia vera e propria (che spiegheremo tra pochissimo) sta nel fatto che nel primo caso si interviene per recuperare elementi ammalorati senza apportare modifiche sostanziali all'immobile.

    Ristrutturazione edilizia

    Secondo il T.U. la ristrutturazione edilizia comprende gli "interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente". Appartengono a questo gruppo di interventi tra cui:

    • la demolizione e ricostruzione di un immobile;
    • incrementi di volumetria (ove previsti dalla normativa);
    • rifacimento degli impianti;
    • modifiche planimetriche e ridistribuzione degli spazi interni.

    Nuova costruzione

    Rientrano in questa categoria tutte le trasformazioni urbanistiche ed edilizie non citate negli elenchi precedenti e, in particolare, tutte le costruzioni ancorate al suolo in maniera irreversibile tra cui:

    • la costruzione di nuovi manufatti fuori terra o interrati;
    • l'ampliamento di costruzioni esistenti all'esterno della sagoma esistente;
    • la costruzione di pertinenze (entro il limite del 20% del volume rispetto alla costruzione di appartenenza);
    • la costruzione di impianti per attività produttive all'aperto;
    • l'installazione di torri e tralicci per i servizi di telecomunicazioni;
    • l'installazione di prefabbricati;
    • l'installazione di camper, roulotte, case mobili, imbarcazioni, se utilizzati come abitazioni, deposito o luoghi di lavoro di carattere permanente.

    Pratiche edilizie: tutti i titoli abilitativi e come richiederli

    Proseguiamo ora con una panoramica sui titoli abilitativi edilizi, ovvero quelle pratiche amministrative necessarie per effettuare la maggior parte degli interventi di edilizia sugli immobili. Si tratta di permessi e autorizzazioni che vengono rilasciati dal dirigente dell'ufficio comunale di competenza. Per richiedere tali permessi puoi presentare domanda presso lo sportello unico di riferimento o direttamente online.

    pratiche edilizie schema cila scia permessiImpariamo a conoscere le pratiche edilizie

    CILA

    La Cila edilizia, ovvero la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, ha sostituito definitivamente la CIL (che non prevedeve l'intervento di un tecnico abilitato) a partire dal 2014. La CILA è una dichiarazione effettuata direttamente dal proprietario dell'immobile e rivolta al comune di appartenenza con la quale vengono comunicate le tipologie di intervento che verranno effettuate. Deve essere asseverata da un tecnico abilitato (ingegnere, geometra o architetto) che dichiarerà la conformità agli strumenti urbanistici e ai regolamenti edilizi, la conformità con la normativa antisimica ed energetica.
    Rientra tra le pratiche non onerose (non ha un costo per il cittadino) ma la mancata presentazione può portare a sanzioni che ammontano anche a 1000 euro, riducibili dei due terzi in caso di CILA tardiva.
    Ha effetto immediato: ciò significa che i lavori possono cominciare contestualmente all'inoltro della pratica.
    Dovrai procurarti alcuni documenti da allegare alla pratica tra cui la visura catastale, i documenti di identità dei firmatari della pratica, e un elaborato del progetto.

    Esempi di interventi per cui bisogna richiedere la CILA

    • lavori di manutenzione straordinaria leggera;
    • rimozione barriere architettoniche che non alterano la sagoma dell'edificio;
    • movimenti a terra non relativi all'attività agricola
    • restauro conservativo
    • realizzazione di serre e strutture stagionali
    • realizzazione di pertinenze minori (20% del volume totale)
    • ristrutturazione bagno;
    • apertura o chiusura di porte interne;
    • costruzione di pareti interne.

    In generale la CILA non è richiesta per tutti gli interventi in Edilizia Libera, né per quelli per i quali è necessaria la presentazione della SCIA o del PdC.

    Una volta terminati i lavori bisognerà procedere alla comunicazione di fine lavori e all'aggiornamento catastale.

    CILAS

    Chiamata anche CILA Superbonus 110, è il titolo abilitativo introdotto con il Decreto semplificazioni e destinato ai lavori di Superbonus.

    Differenze tra CILA e CILAS

    • è richiesta una descrizione sintetica degli interventi;
    • è richiesto di specificare se gli interventi sono finalizzati alla riqualificazione energetica e/o al miglioramento del rischio sismico;
    • bisogna indicare se gli interventi sono agevolati dal Superbonus 110%
    • non è utilizzabile per interventi di demolizione e ricostruzione.

    SCIA

    La SCIA edilizia è la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) è una procedura amministrativa istituita con la legge 122/2010 in sostituzione delle DIA (Denuncia di Inizio Attività) necessaria per tutti gli interventi tranne quelli in Edilizia Libera e i lavori per cui è necessario il PdC - Permesso di Costruire (che spiegheremo più avanti). Deve essere presentata dal proprietario dell'immobile presso lo Sportello Unico dell'Edilizia del proprio comune, e ha un effetto immediato, per cui i lavori possono iniziare immediatamente. Tuttavia, il comune avrà 30 giorni di tempo per verificare la correttezza delle informazioni dichiarate e richiedere, eventualmente, un'integrazione dei documenti o la sospensione dei lavori (solo per mancanze gravi). Se entro i 30 giorni non si riceve alcun riscontro viene applicato il silenzio assenso. Altra scadenza da tenere a mente è la validità di 3 anni: termine entro il quale dovranno terminare i lavori.

    A differenza della CILA, la SCIA rientra tra le pratiche onerose: ha un costo per il cittadino, che oscilla dai 250 euro ai 1000 euro a seconda delle imposte locali e della parcella del professionista che la redige. Iniziando i lavori senza inoltrare la dovuta SCIA può portare a sanzioni che vanno dai 516 euro nel caso della SCIA tardiva, fino a 5.164€ nel caso della SCIA in sanatoria, ovvero la comunicazione che avviene a lavori già terminati ma comunque conformi alla disciplina.

    Esempi di interventi per cui bisogna richiedere la SCIA

    • manutenzione straordinaria sulle parti strutturali dell'edificio;
    • restauro e risanamento conservativo;
    • ristrutturazione edilizia;
    • varianti in corso d'opera non essenziali (che non incidono su paramentri urbanistici e volumetrie, né modificano la destinazione d'uso);
    • varianti a fine lavori che non comportano variazioni essenziali;
    • Ristrutturazione leggera (demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria);
    • costruzioni di balconi e terrazzi;
    • sostituzione e rifacimento del tetto;
    • costruzione di scale interne o esterne;
    • aperture o chiusire di porte e finestre .

    PdC - permesso di costruire

    Il Permesso di Costruire è l'autorizzazione a procedere obbligatoria per opere di trasformazione urbanistica e edilizia. Entrato in vigore nel 2001, ha sostituito la concessione edilizia (legge 10/1997 meglio nota come legge Bucalossi). A differenza degli altri titoli edilizi, non ha un effetto immediato: dal momento in cui si inoltra la domanda al comune bisognerà attendere 10 giorni per la nomina del responsabile del procedimento, che formulerà una proposta di provvedimento dettagliata sull'intervento (entro 60 giorni) e altri 30 giorni per l'adozione del provvedimento da parte del dirigente dell'ufficio comunale di competenza. Dall'approvazione del provvedimento si hanno 3 anni di tempo per completare i lavori; questa scadenza è prorogabile in caso di difficoltà tecniche sopraggiunte dopo l'inizio dei lavori, esigenze connesse alle caratteristiche tecnico-costruttive deill'intervento oppure fatti estranei alla volonta del titolare del permesso.

    Esempi di interventi per cui bisogna richiedere il permesso a costruire

    • interventi di nuova costruzione;
    • ristrutturazion e edilizia "pesante";
    • ampliamento fuori sagoma;
    • ristrutturazioni edilizie in aree industriali dismesse.

    Attività edilizia libera

    Ma quali sono gli interventi che non necessitano di permessi edilizi?
    Il Titolo II del Testo unico dell'edilizia specifica che i cosiddetti lavori in edilizia libera possono essere eseguiti senza alcun titolo abilitativo, fatte salve, ovviamente, le prescrizioni dei regolamenti urbanistici comunali, le norme di sicurezza, antisismiche, igienico-sanitarie e di efficienza energetica.
    Tra gli interventi che non necessitano di praticge edilizie troviamo:

    • gli interventi di manutenzione ordinaria inclusi nell'art. 3, comma 1, lettera a) del T.U. dell'edilizia;
    • l'installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 Kw;
    • gli interventi volti all'eliminazione di barriere architettoniche che non alterino la sagoma dell'edificio;
    • i movimenti di terra strettamente pertinenti all'esercizio dell'attività agricola;
    • le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell'attività agricola;
    • le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta;
    • i pannelli solari e fotovoltaici a servizio degli edifici;
    • l'apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne, sempre che non riguardino le parti strutturali dell'edificio;
    • le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici.

    Classificazione catastale degli immobili

    Ogni fabbricato viene classificato dal Catasto (il registro dei beni immobili situati sul territorio italiano) secondo delle categorie utili per determinare la rendita dell'immobile, insieme con le classi catastali (che indicano il grado di redditività dell'immobile). Le categorie catastali furono introdotte in Italia con il regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652. Vediamo insieme quali sono.

    A1 Abitazione di tipo signorile
    A2
    Abitazione di tipo civile
    A3
    Abitazione di tipo economico
    A4
    Abitazione di tipo popolare
    A5
    Abitazione di tipo ultrapopolare
    A6
    Abitazione di tipo rurale
    A7
    Abitazione in villini
    A8
    Abitazione in ville
    A9
    Castelli, palazzi artistici e storici
    A10
    Uffici o studi privati
    A11
    abitazioni tipiche di alcuni luoghi in particolare (per es. baita, trulli, rifugi di montagna)
    B1
    Collegi, convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari, caserme
    B2 Case di cura e ospedali senza fini di lucro
    B3 Prigioni e riformatori
    B4 Uffici pubblici
    B5 Scuole e laboratori scientifici
    B6 Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9
    B7 Cappelle e oratori non destinati all'esercizio di pubblico culto
    B8 Magazzini sotterranei per depositi di derrate
    C1 Negozi e botteghe
    C2
    Magazzini e locale di deposito
    C3
    Laboratori per arti e mestieri
    C4
    Fabbricati e locali per esercizi sportivi senza fine di lucro
    C5
    Stabilimenti Balneari e di acque curative
    C6
    Garage, stalle, scuderie, rimesse ed autorimesse
    C7
    Tettoie chiuse o aperte
    D1
    Opifici e ai fabbricati destinati all'attività industriale effettuata mediante l'utilizzo di macchinari fissi
    D2
    Alberghi e pensioni
    D3
    Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili con fini di lucro
    D4
    Case di cura e ospedali con fini di lucro
    D5
    Istituti di credito, cambio e assicurazione
    D6
    Fabbricati e locali sportivi con fini di lucro
    D7
    Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di attività industriale
    D8
    Fabbricati costruiti od adattati per le speciali esigenze di attività commerciali
    D9
    Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio
    D10
    Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole
    E1
    Stazione per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei
    E2
    Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio
    E3
    Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche
    E4
    Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche
    E5
    Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze
    E6
    Fari, semafori, torri per rendere d'uso pubblico l'orologio comunale
    E7
    Fabbricati destinati all'esercio pubblico di culto
    E8
    Fabbricati e costruzioni nei cimiteri ad esclusione di colombari,tombe di famiglia e sepolcri
    E9
    Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E
    F1
    Area urbana
    F2
    Unità collabenti - fabbricati fatiscenti, ruderi, unità con tetto crollato e inutilizzabili
    F3
    Unità in corso di costruzione
    F4
    Immobile in una fase di trasformazione edilizia il cui cambio di destinazione non è ancora intervenuto
    F5
    Lastrico solare

    Glossario dell’edilizia: 100 termini per sapere tutto sull’argomento “Edilizia”

    Partiamo con la definizione dei termini più utilizzati in edilizia. Ne troverai circa 100 suddivisi per tematiche tra cui materiali, ambienti, lavorazioni, pratiche e permessi.
    Oltre quelli più frequenti, abbiamo deciso di inserire in questo piccolo dizionario dell’edilizia, anche qualche chicca etimologica per soddisfare la tua (e anche la nostra) curiosità sul tema.

    Materiali edili

    Un elenco dei materiali più utilizzati nell’edilizia moderna con qualche piccola spiegazione

    Acciaio Lega di ferro e carbonio (quest’ultimo non superiore al 2,06%, limite oltre il quale si parla di ghisa). Esistono diverse tipologie di acciaio, a seconda della quantità di carbonio e della presenza, o meno, di altri elementi chimici (come il nichel, il cromo ecc. che ne migliorano le prestazioni.
    Amianto Materiale fibroso composto da fibre minerali, caratterizzato da flessibilità, tenacia e alta resistenza al calore. Impastato con il cemento forma un materiale chiamato “eternit”.
    Calce Materiale da costruzione ottenuto con la cottura della pietra calcarea, marmo e conchiglie. Se ottenuto dalla cottura di pietra calcare a circa 800 ° si ottiene così la calce viva; se fatta fermentare con acqua si ottiene la calce spenta. In base alla quantità di acqua aggiunta si può ottenere il grassello (una pasta plastica ed untuosa) oppure il latte di calce (se l’acqua è in forte eccesso).
    Calcestruzzo Miscuglio di malta di calce con ghiaia, o frantumi di pietre e mattoni. Spesso abbreviato con “cls”, il calcestruzzo è dotato di grande resistenza e viente usato per plinti, fondazioni, pilastri, travi, pareti e coperture. Se utilizzato insieme con barre di acciaio a sezione circolare, dà vita al calcestruzzo armato, una struttura capace di resistere a sollecitazioni di compressione e trazione al tempo stesso.
    Cemento Materiale legante in polvere composto dalla miscela di silicati di calcio e alluminati di calcio, ottenuti dalla cottura ad alta temperatura di calcare e argilla. Se miscelato con acqua sviluppa una notevole capacità adesiva.
    Vetrocemento Materiale da costruzione dalla caratteristica semitrasparente, impiegato nella costruzione di pareti e solai che necessitano di far trasparire la luce solare.
    Cartongesso Pannelli formati da gesso in lastre rivestite, sulle due facce, da fogli di cartone. Usato per realizzare pareti divisorie e tramezzi, lo spessore varia da 10 a 25 cm. per approfondimenti sull’utilizzo del cartongesso puoi leggere la nostra “guida al cartongesso
    Laterizi Varietà di materiali creati con argilla cotta in appositi forni. Ne fanno parte i mattoni sia pieni che forati, le tegole, le pignatte, i coppi, le tavelle e le volterrane.
    Ceramiche Varietà di materiali a base argillosa rivestiti poi con smalti o trattati per essere utilizzati per la produzione di sanitari e rivestimenti. Si dividono in ceramiche smaltate ((cotto, grès rosso, clinker), da bicottura (maiolica, cotto forte e terraglia), da monocottura (rosse, bianche, grès porcellanato).
    Materiali lapidei Materiali originati dalla pietra. Ve ne sono di diversi tipi e presentano caratteristiche sia fisiche che estetiche molto diverse tra loro.
    Granito Roccia di origine vulcanica formatasi a seguito di una lentissima solidificazione del magma. Composta prevalentemente da silicati, ha una grande resistenza agli acidi e, pre questo, è spesso impiegato per le pavimentazioni.
    Marmo Roccia calcarea formata da carbonati di calcio, spesso trattata per evitare che le sue porosità assorbano oli e grassi.
    Gesso Minerale molto tenero composto dal solfato di calcio biidrato. Impiegato come legante aereo per la finituta di pareti lisce o per la realizzazione di strutture non portanti (cartongesso)
    Tufo Pietra vulcanica leggera, di media durezza e facilmente lavorabile, spesso impiegata al posto dei mattoni per la costruzione di tramezzi.
    Ardesia Roccia di origine sedimentaria facilmente divisibile in lastre sottili e impiegata per le coperture grazie al suo elevato gradi di impermeabilità.

    Professioni edili: tutte le discipline dell'edilizia

    Progettista CAD-CAMBioediliziaDetta anche bioarchitettura è la disciplina che studia e progetta nuovi modi di costruire rispettando l’ambiente circostante.

    Architetto Esperto nella progettazione urbanistica, edilizia e architettonica degli edifici.
    Interior designer Esperto nella progettazione degli spazi interni, che coniuga architettura e design al fine di valorizzare gli ambienti anche attraverso la scelta e disposizione degli arredi.
    Architetto paesaggista Tipologia di architetto che si occupa di progettare principalmente gli spazi aperti (come parchi, giardini, siti storici, nell'ottica di preservare gli elementi che caratterizzano un determinato paesaggio.
    Ingegnere civile Esperto nella progettazione di grandi opere come infrastrutture, strade, impianti fognari, porti, dighe e ponti.
    Ingegnere edile Esperto nella progettazione di costruzioni edilizie, collaudo di edifici, supervisione dei lavori in cantiere e riqualificazione degli edifici.
    Tecnico di cantiere Coordinatore delle attività di cantiere.
    Geometra Esperto di operazioni topografiche, misurazione di terreni, stima di beni immobili e perizie.
    Pianificatore urbanista Progettista di cittò e spazi urbani con l'obiettivo di migliorare la qualità della vità su un territorio.
    Manovale edile Esecutore di lavori non qualificati nel settore edilizio.
    Pavimentista Esperto della posa in opera di pavimenti e rivestimenti verticali.
    Muratore Esperto di realizzazione di opere murarie.
    Geologo Esperto che studia la struttura e l'evoluzione della terra e delle risorse naturali. In campo edile si occupa di effettuare rilievi e analisi.
    Cantoniere Esperto nella costruzione e riparazione di strade.
    Impiantista Addetto all'installazione di impianti. il termine è utilizzato in maniera generica per i diversi tipi di impianto (idraulico, elettrico, fotovoltaico, di climatizzazione, fognario).
    Responsabile della sicurezza Professionista incaricato dal committente, con ruolo di coordinamento delle imprese esecutrici al fine di ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori all'interno del cantiere.
    Carpentiere Addetto alle lavorazioni e alle opere di strutture portanti di un edificio. I disegni di carpenteria, in un progetto, mostrano tutti gli elementi strutturali dell’edificio come pilastri, travi, solai, con la posizione e le specifiche della dimensione di tutti i ferri dell’armatura.

    Lavorazioni edili

    Armatura Struttura provvisoria di sostegno costruita generalmente in legno, per permettere un appoggio alle opere che devono essere erette. Se costituita invece da sezioni circolari in acciaio, è concepita per essere permanente e costituisce la struttura portante del calcestruzzo armato.
    Arricciatura È la fase di finitura delle murature grezze, costituita da uno strato di malta di cemento dallo spessore di circa 1 cm.
    Assestamento Parziale cedimento fisiologico della struttura di un edificio. L'assestamento non compromette l’equilibrio dell’edificio stesso.
    Calandratura Operazione di curvatura di materiali prodotti generalmente in fogli (per es. calandratura dell'alluminio oppure dell'acciaio inox).
    Cappotto termico Rivestimento isolante (da qui il nome tratto dal gergo dell'abbigliamento) che avvolge un edificio allo scopo di migliorarne l'efficientamento energetico. Per approfondimenti leggi il nostro articolo "Cappotto termico: la guida con prezzi e preventivi"

    Tipologie di edifici

    Casa Organismo architettonico ad uso abitativo composto da una serie di ambienti destinati ai servizi necessari alla vita domestica.
    Case a schiera
    Serie di case unifamiliari affiancate, con un lato cieco in comune e aperture su due fronti opposti.
    Case in linea
    Edificio composto da più piani, ognuno dei quali presenta uno o più appartamenti, tutti serviti da una scala comune.
    Case a torre
    Edificio che rappresenta l'evoluzione verticale della casa in linea. Generalmente presenta un unico corpo scala che serve almeno due appartamenti per piano.
    Appartamento
    Singola unità abitativa all'interno di un fabbricato più grande. A seconda del numero di ambienti presenti può essere definito monolocale, bilocale, trilocale, quadrilocale
    Appartamento indipendente
    Singola unità abitativa all'interno di un fabbricato più grande che disponde di un ingresso indipendente rispetto alle altre porzioni del fabbricato.
    Villa
    Tipologia di abitazione indipendente ampia ed elegante, circondata da un giardino.

    Elementi architettonici

    Abbaino Costruzione con apertura a finestra, posta sul tetto e sporgente rispetto allo spiovente della copertura, destinato all’illuminazione del sottotetto.
    Architrave Elemento architettonico orizzontale che ha lo scopo di sostenere la struttura sovrastante scaricando il peso sui pilastri su cui è poggiato.
    Arco Elemento architettonico curvo che trasferisce il carico sovrastante sui piedritti su cui è posato.
    Balaustra Parapetto per terrazze o scalinate, composto da piccole colonne in serie posate su un unico basamento, con un elemento continuo sull'estremità superiore a mo' di corrimano.
    Balcone Detto anche ballatoio, è lo spazio calpestabile sporgente dalla facciata di un edificio, accessibile da una porta-finestra.
    Barriere architettoniche Per barriere architettoniche si intendono tutti gli ostacoli fisici che possono impedire la mobilità di coloro che hanno una capacità motoria ridotta come per esempio le scale, delle porte molto strette o i marciapiedi senza rampe. Per un approfondimento sull'argomento puoi leggere la nostra guida "Eliminazione Barriere architettoniche: detrazioni e novità"
    Basamento La parte inferiore di un edificio. Indica sia la piattaforma che sostiene un edificio (come elemento di fondazione con funzione costruttiva) sia l'elemento architettonico con funzione decorativa (come il piedistallo di un monumento onorario)
    Basculante Sistema a leva che consente l'apertura di serramenti e finestre con movimento dal basso verso l'alto attraverso la rotazione attorno a un asse, e la chiusura con movimento inverso.
    Basolato Pavimentazione stradale realizzata con basoli, degli elementi lapidei utilizzati inizialmente dagli antichi romani, costituiti da pietre tagliate a spacco (porfidi, quarziti, ecc.) a contorno poligonale, murati su sottofondo di calcestruzzo o poggiati su sottofondo in terra battuta.
    Battiscopa Sezione di rivestimento per le pareti orizzontali interne, di altezza variabile da 6 a 16cm con spessore di 2 cm, generalmente dello stesso materiale della pavimentazione (legno, grès, marmo, oppure pietra), utilizzata come rivestimento a bordo della pavimentazione. Collocata alla base delle pareti interne e lungo le rampe di scala, ha la funzione di proteggere. l’intonaco e la tinteggiatura da urti e da macchie derivanti dalle operazioni di pulizia dei pavimenti (da cui il nome "batti scopa").
    Bocchettone Elemento di raccordo tra due tubazioni oppure tra il canale di gronda o il piano in pendenza della terrazza e il pluviale.
    Botola Apertura praticata su un pavimento per consentire l'accesso ad un vano sottostante.
    Camera d'aria Spazio vuoto lasciato tra due superfici vicine e parallele (generalmente tra la tamponatura esterna e quella interna) per consentire l'isolamento dell'edificio.
    Canale di gronda Detta anche grondaia è un canale che si estende lungo il perimetro del cornicione. È realizzato generalmente in lamiera di ferro e ha la funzione di raccogliere le acque piovane e convogliarle verso i canali di scolo.
    Controsoffitto Struttura orizzontale utile per l'isolamento acustico o per nascondere travi. Accompagnata generalmente da rivestimenti in cartongesso anche a fine decorativo.
    Controtelaio Struttura di supporto per il telaio di porte da interni e infissi.
    Cornicione Parte del tetto posta a coronamento dell'edificio. Può essere spiovente oppure orizzontale.
    Cortina Rivestimento in materiale laterizio impiegato con funzione protettiva e decorativa della facciata di un edificio.
    Cunetta Piccolo canale realizzato al fianco di una strada per consentire lo scolo delle acque piovane.

     

    Misure straordinarie per l'edilizia

    Condono edilizio
    Il condono, in diritto, è un provvedimento emanato dal legislatore o dal governo, tramite il quale i cittadini che vi aderiscono possono ottenere l'annullamento, totale o parziale, di una pena o di una sanzione (es. condono fiscale, condono edilizio ecc...). Il condono edilizio, secondo il sistema normativo italiano, ha durata temporale. Nella storia della nostra Repubblica ce ne sono stati tre: nel 1985, nel 1994 e nel 2003 e non è chiaro se e quando ce ne sarà un altro. Il condono edilizio permette di porre rimedio alla realizzazione di opere realizzate in contrasto con le norme urbanistiche, sottraendosi alle pene previste per l'illecito perpetrato.
    Abusivismo edilizio
    La realizzazione di opere edili e manufatti in contrasto o in assenza con le norme urbanistiche vigenti. Regolarizzare le opere abusive è possibile, in parte, solo con il succitato condono.
    Bonus edilizi
    Misure per l'agevolazione di interventi edili che consistono nell'abbattimento del costo attraverso contributi a fondo perduto.
    Agevolazioni fiscali
    Misure per l'agevolazione di interventi edili sottofoma di detrazioni irpef.

     

    Faq sull’edilizia: la risposta alle vostre domande più frequenti sull'edilizia

    Qual è la differenza tra edilizia leggera ed edilizia pesante?

    Per ristrutturazione edilizia leggera si intendono tutti quegli interventi che non comportano modifiche alla volumetria dell'immobile, né alla sagoma e che, di conseguenza, non richiedono titoli abilitativi se non la SCIA.
    Nell'edilizia pesante rientrano invece quegli interventi che comportano modifiche al volume e alla sagoma dell'immobile. Per qlcuni di questi interventi è richiesto il PdC (per esempio per la chiusura di un balcone o terrazzo).
    Il decreto legislativo 48/2020 ha introdotto poi una terza tipologia: la ristrutturazione importante. Riguarda quegli interventi che, a prescindere dall'entità, riguardano almeno il 25% dell'intero involucro dell'edificio. Si parla perciò di ristrutturazione importante di 1 livello se interessa oltre il 50% dell'edificio; di 2 livello se riguarda tra il 25% e il 50% della superficie disperdente esterna e il rifacimento dell'impianto termico.

    Qual è la differenza tra opere a corpo e opere a misura?

    Per opere a corpo si intendono quelle lavorazioni con un costo "fisso", ovvero non quantificato al metro quadro oppure con costo orario. Di solito, tra le lavorazioni quantificate a corpo troviamo l'installazione di porte e finestre, gli interventi idraulici, il rifacimento dell'impiantistica, l'installazione di climatizzatori.
    Per opere a misura si intendono invece quei lavori di edilizia preventivati sulla base di un'unità di misura. Per esempio, per calcolare il costo della posa pavimenti viene generalmente moltiplicato un costo al metro quadro per la superficie da pavimentare; lo stesso vale per la tinteggiatura delle pareti e per molti altri lavori di edilizia.

    L'edilizia è l'insieme delle discipline connesse all'edificazione di immobili: dalla progettazione, alla costruzione ex novo vera e propria, dalla ristrutturazione al restyling degli interni, dalla richiesta dei permessi all'ampliamento di manufatti preesistenti.

    Ristrutturazioni.com si occupa di tutto questo nel senso che si propone come obiettivo di mettere in collegamento gli utenti che devono effettuare lavori di edilizia, per esempio una ristrutturazione appartamento, con le migliori imprese della propria zona.

    Le ristrutturazioni sono il core business delle aziende edili che collaborano con il nostro portale molte delle quali, però, effettuano anche interventi più importanti, come la costruzione case su progetto, oppure di minor entità, come il restyling degli interni, con interior designer altamente qualificati.

    Se sei interessato al servizio, invia una richiesta preventivi ristrutturazione sul nostro portale e comincia subito a confrontare imprese per trovare quella in grado di offrire il miglior lavoro al minor prezzo.

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