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Pubblicato il 12-03-2019 da La Redazione
L'innovation manager è un esperto in gestione dell'innovazione, una figura che prenderà sempre più piede nei prossimi anni e che avrà il compito di traghettare le aziende verso la digitalizzazione e l’evoluzione tecnologica dei modelli di business.
Tale espressione è divenuta ricorrente con l'ultima Legge di Bilancio con la quale il governo ha varato una serie di incentivi per favorire i progetti innovativi delle piccole e medie imprese.
Il pacchetto è stato denominato “Voucher Manager” e prevede lo stanziamento di 25milioni di euro per gli anni 2019, 2020 e 2021.
L'intervento, già stato sperimentato lo scorso anno, è stato confermato con il testo definitivo della Legge di Bilancio 2019 (la stessa legge che ha confermato le detrazioni fiscali ristrutturazione 2019) mentre i criteri di attuazione sono a cura del MiSe (il ministero dello Sviluppo economico).
Le piccole e medie imprese possono quindi accedere ad un fondo fino a un massimo di 40mila euro da utilizzare per consulenze e progetti innovativi.
Una piccola e media impresa, secondo la legge, è quella che:
Le piccole imprese che hanno i requisiti indicati dal Mise e dall'articolo 19 comma 23 della Legge di Bilancio 2019, avranno diritto ad un voucher annuale di 40mila euro rimborsabile a fondo perduto sino al 50% dei costi sostenuti per acquisire prestazioni.
Di che tipo di prestazioni si tratta?
Ogni tipo di consulenza specialistica finalizzata all'innovazione tecnologica e digitale dell'impresa che ne fa richiesta, specificate dal Piano Nazionale Impresa 4.0.
Ma non solo: sono compresi anche progetti relativi al miglioramento degli asset gestionali e organizzativi dell'impresa.
La Legge fa differenza tra piccole e medie imprese e anche i fondi dell'innovation manager vengono distribuiti in maniera diversa.
Per le Medie Imprese, infatti, il tetto massimo è fissato a 25mila euro, mentre l'aliquota di rimborso è al 30%.
Ecco una tabella riassuntiva di quale importo spetterà a ciascun tipo di azienda:
Tipo di azienda | Importo massimo del Voucher Manager | Aliquota di rimborso |
---|---|---|
Piccole imprese | 40mila € | 50% |
Medie Imprese | 25mila € | 30% |
Reti di Imprese | 80 mila € | 50% |
Rispetto al precedente anno, in sostanza, la Legge di Bilancio ha mantenuto gli incentivi per la trasformazione digitale ma ha limitato il raggio d'azione solo alle piccole e medie imprese e ampliato il range dei progetti finanziabili includendo aspetti gestionali, organizzativi e di finanza aziendale.
Tutti i progetti succitati, in sostanza, sono finanziabili purché la consulenza sia finalizzata a sostenere i processi di trasformazione tecnologico-digitale legati al Piano Nazionale Impresa 4.0 con le relative ristrutturazioni gestionali-organizzative, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
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Il Mise ha stimato che saranno necessari 90 giorni per redigere gli elenchi comprensivi delle società e dei professionisti “innovativi” cui rivolgersi per accedere al voucher.
Tra i tre mesi preannunciati e i tempi organizzativi, secondo le previsioni i primi progetti dovrebbero partire alla fine del mese di maggio.
Considerando che il percorso di innovazione dovrà concludersi entro la fine dell'anno, il super esperto in innovazione dovrà pianificare un progetto attuabile in 7 mesi, ferie estive comprese.
Benché 25 milioni di euro possano sembrare tanti, in realtà, saranno ben poche le piccole e medie imprese che avranno accesso al voucher.
Su un totale di 760 mila piccole e medie imprese italiane che ne avrebbero potenzialmente diritto, avranno accesso a tali fondi meno di 1000 realtà desiderose di compiere l'upgrade tecnologico.
Si ipotizza, tuttavia, che avranno la priorità i progetti pluriennali così da favorire un'autentica trasformazione, magari spalmata nell'arco del triennio.
Nonostante solo poche aziende avranno la possibilità di accedere al voucher manager, non devono sentirsi escluse le ditte di ristrutturazioni.
I progetti di digitalizzazione e innovazione dei modelli di business possibili sono tantissimi anche nel mondo dei lavori edili.
Pensiamo, per esempio, a tutto quanto gravita attorno al mondo della casa domotica oppure a soluzioni per la vendita dei materiali.
Possono rientrare nel settore servizi come
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