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Sismabonus 2023: guida all’agevolazione fiscale

Preventivo sisma bonus

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sisma bonus operai mettono in sicurezza edificioSapevi che con il sisma bonus potresti mettere in sicurezza il tuo appartamento o acquistarne uno con un notevole risparmio? Scopri come fare passo dopo passo.

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Pubblicato il 09-01-2023 da La Redazione

Tabella dei contenuti

    Se vivi in una delle zone sismiche definite 1,2 o 3 potresti aver accesso all’incentivo per rendere la riqualificazione del tuo edificio possibile: si tratta del Sismabonus. Esistono tipologie diverse di questa detrazione: sismabonus ordinario con aliquota al 50%; sismabonus con singolo od un doppio salto di classe di rischio sismico con aliquote che partono dal 70% ed arrivano all’85%; ecosismabonus con aliquote di detrazione di 85%; Super Sismabonus, strettamente legato al Superbonus, e che permette di poter contare su un’aliquota del 110%.
    Il Super Sismabonus è legato al Superbonus 110 ed è stato creato per edifici unifamiliari oppure condominiali a prevalenza residenziale, a differenza delle altre detrazioni che sono previste per interventi per unità abitative o produttive. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul Sismabonus.

    Sisma bonus: cos’è

    Prima e dopo. Il sismabonus è l’agevolazione fiscale prevista per i lavori di riduzione del rischio sismico di un edificio o di una casa indipendente.

    Già previsto dal Dl n. 63 del 2013, è tornato a far parlare di sé con la pubblicazione del decreto Rilancio (Dl 34/2020) che, lo scorso maggio, ha portato il Sismabonus al 110%. Ma attenzione, l'ultima misura varata non sostituisce la precedente, la integra con delle  differenze che riguardano anche scadenze e beneficiari e che puoi leggere nella tabella in basso.

    Sisma Bonus - Tabella rissuntiva
      Prima Dopo (Decreto rilancio)
    Scadenza lavori effettuati entro il 31 dicembre 2021 dal 1 luglio al 31 dicembre 2020
    Tipologie ammesse
    • edifici condominiali
    • edifici indipendenti
    • case vacanze
    • locali commerciali
    • studi professionali
    • condomini
    • case indipendenti (solo se prima casa)
    Soggetti ammessi
    • proprietari di prime e seconde casa
    • soggetti passivi di IRES (aziende)
    • proprietari di prima casa
    • proprietari di seconda casa (solo se in condominio che usufruisce del bonus)
    Importo max detrazione 96.000€ 96.000€

    Per capire bene come funziona, a chi spetta, quali sono i lavori ammessi e quali novità ha introdotto l’ultimo decreto, continua a leggere la guida.

    Come funziona il Sismabonus: quali lavori sono ammessi

    Si può fare. Per avere diritto al sismabonus occorre migliorare la capacità antisismica di un edificio o di una casa indipendente nelle zone sismiche 1, 2 e 3 (le zone a più alto rischio in Italia).

    Classi di rischio sismico: come funziona

    In Italia il rischio sismico viene classificato in quattro zone di pericolosità in modo decrescente:

    • Zona 1: zona più pericolosa con rischio di terremoti più potenti.
    • Zona 2: rischio di terremoti abbastanza forti.
    • Zona 3: rischio di scosse modeste.
    • Zona 4: rischio minimo.


    Per verificare la classificazione della tua zona consulta la mappa oppure clicca qui per scaricarla.

    Mappa classificazione sismica per province al 31 gennaio 2020Mappa classificazione sismica per province al 31 gennaio 2020

    L’agevolazione è valida per le prime e per le seconde case, sia che facciano parte di un condominio, sia che non ne facciano parte. E si applica anche all’acquisto di appartamenti in edifici demoliti e ricostruiti proprio per migliorarne la capacità antisismica.

    Detrazioni e limiti di spesa

    Ma quanto mi costi. Con il decreto Rilancio l’agevolazione fiscale su tutti gli interventi antisismici cosiddetti speciali cresce del 110%. Un’agevolazione record nella storia fiscale italiana. Ma – nota bene – il nuovo decreto non sostituisce il precedente (Dl 63/2013), tuttora in vigore.

    Il sismabonus del 110% è valido, infatti, solo per gli interventi realizzati dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021. In tutti gli altri casi si applicano le detrazioni minori.

    Messa in sicurezza di un edificio condominiale

    Per i lavori all'interno di un condominio la detrazione è del:

    •     75%, se si riduce il rischio sismico di una classe;
    •     85%, se si riduce il rischio sismico di due classi.

     

    Messa in sicurezza di una casa indipendente

    Per le case singole (non necessariamente figuranti come prime abitazioni) la detrazione è del:

    •     70%, se si riduce il rischio sismico di una classe;
    •     80%, se si riduce il rischio sismico di due classi.

     

    Sismabonus Acquisto: per appartamenti all’interno di edifici demoliti e ricostruiti

    In questo caso la detrazione sul prezzo di vendita è del:

    •     75%, se si riduce il rischio sismico di una classe;
    •     85%, se si riduce il rischio sismico di due classi.


    Sia per le agevolazioni previste dal decreto del 2013, sia per il sismabonus del 110%, oltre che per l’acquisto di un appartamento in un edificio demolito e ricostruito, la spesa massima detraibile è di 96.000 euro. Questa cifra è da moltiplicare per il numero di appartamenti, se si tratta di un condominio.
    L’agevolazione per il bonus terremoto per l’acquisto, è possibile solo se l’impresa di costruzione chiamata a realizzare l’intervento per demolizione e ricostruzione con interventi di upgrade antisismico, cede l’immobile entro i 18 mesi dalla data di conclusione dei lavori.

     

    Ma a chi spetta davvero il Sisma Bonus?

    Tu sì, tu no. Possono richiedere le detrazioni:

    •     i condomìni per gli interventi sulle parti comuni dell’edificio;
    •     i cittadini per gli interventi sulle prime e sulle seconde case, sia che facciano parte di un condominio, sia che non ne facciano parte. Sono ammesse, quindi, anche le case vacanza;
    •     le residenze come case popolari e di proprietà di cooperative edilizie.
    Chi può detrarre il Sisma BonusLe categorie che possono accedere al Sisma Bonus: condomìni, case singole, cooperative e studi professionali nelle zone sismiche 1, 2 e 3.


    I nodi da sciogliere. In base al Dl del 2013 le unità immobiliari e gli edifici ad uso commerciale, come negozi, studi professionali e così via, possono beneficiare del sismabonus, sia che facciano parte di un condominio, sia che non ne facciano parte.

    In base al decreto Rilancio i liberi professionisti e le imprese possono beneficiare del superbonus solo se l’unità immobiliare ad uso commerciale fa parte di un condominio. Su questo punto, però, i nodi da sciogliere sono ancora tanti e bisogna aspettare i decreti attuativi per capire come stanno veramente le cose.

     

    Detrazione Sismabonus: come ottenerla

    Ok, ma nella pratica? Per ottenere il sismabonus si può scegliere tra:

    •     detrazione diretta (in dichiarazione dei redditi). In questo caso anticipi la somma e la detrai al 100% in cinque rate annuali di pari importo;
    •     sconto in fattura. In questo caso non anticipi nulla: sarà l’impresa che realizza i lavori a farsi carico di tutte le spese (che può detrarre in cinque rate annuali di pari importo) e ad incassare il 10% di credito extra (l’eccedenza del superbonus). La ditta può anche decidere di vendere questo credito alla banca o ad un altro istituto finanziario;
    •     cessione del credito. Anche in questo caso non anticipi nulla, ma chiedi un prestito a una banca o ad un altro istituto finanziario. Spetta all’istituto scelto anticipare la somma, pagare l’impresa che realizza i lavori e incassare l’eccedenza del superbonus (il 10% di credito extra);
    •     polizza assicurativa catastrofale. Se decidi di cedere il credito ad una compagnia assicurativa (che si fa carico di tutte le spese), e, contestualmente, di stipulare una polizza anticalamità, la detrazione dei relativi premi è del 90%, anziché del 19%.


    Occhio, però. Per chi sceglie lo sconto in fattura o la cessione del credito per accedere al bonus antisismico, il Decreto Rilancio prevede una serie di obblighi e relative sanzioni a carico del contribuente, della ditta che fa i lavori e dei tecnici. L’obiettivo è contrastare le truffe e tutelare le casse dello Stato. Ricordiamo che la maxi agevolazione dà la possibilità di mettere in sicurezza la propria casa senza anticipare un euro e a spese dello Stato.


    No documentazione, no party. I documenti necessari per richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito sono:

    •     il visto di conformità, che accerta la veridicità delle informazioni contenute nella documentazione presentata per ottenere il bonus;
    •     le dichiarazioni di tecnici abilitati (come architetti, ingegneri, geometri, ecc.) che attestano la corrispondenza tra spese sostenute e interventi realizzati e il rispetto dei requisiti necessari per ottenere il bonus.

     

    Ecobonus e Sisma Bonus: sono cumulabili?

    C'è un po' di confusione? Cerchiamo di spiegarti meglio.

    Il superbonus del 110% non sostituisce la detrazione prevista dalla legge di Bilancio del 2018 per i lavori congiunti di riduzione del rischio sismico (sismabonus) e riqualificazione energetica (ecobonus) sugli edifici condominiali delle zone 1, 2 e 3.

    La detrazione è del:

    •     80%, se si riduce il rischio sismico di una classe;
    •     85%, se si riduce il rischio sismico di due classi.


    In questi casi la spesa massima detraibile è di 136.000 euro per ciascun appartamento (anziché 96.000 euro) e lo sconto fiscale è da suddividere in dieci rate annuali di pari importo (anziché in cinque).

    Sismabonus 2021 110%: gli interventi

    Per ottenere l’accesso al Sisma bonus 110% è necessario che gli interventi siano eseguiti in maniera congiunta ad altri indicati all’interno del Decreto Rilancio. Il Super Sismabonus 110% è applicabile solo se collegato ad alcuni interventi trainanti per l’efficientamento energetico:

    • Isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l'involucro dell'edificio, con un'incidenza al di sopra del 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio stesso.
    • Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto a pompa di calore, compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all'installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo ovvero con impianti di microcogenerazione o a collettori solari.
    • Interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall'esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, a pompa di calore, compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all'installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo ovvero con impianti di microcogenerazione, nonché a collettori solari). L'agevolazione è riconosciuta altresì, esclusivamente per le aree non metanizzate nei comuni non interessati dalle procedure europee di infrazione sopra citate, per la sostituzione con caldaie a biomassa aventi prestazioni emissive con i valori previsti almeno per la classe 5 stelle. Infine, l'agevolazione è riconosciuta anche nei comuni montani non interessati dalle procedure europee di infrazione richiamate per l'allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente.

    Se vuoi farti un’idea dei costi e capire quanto potresti risparmiare con l’agevolazione combinata di sismabonus ed ecobonus, richiedi un preventivo gratuito.

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