Con Ristrutturazioni.com® puoi confrontare in tutta Italia 3 preventivi gratuiti delle migliori ditte della tua zona.
Valutazione utenti: 40
Pubblicato il 09-01-2023 da La Redazione
Se vivi in una delle zone sismiche definite 1,2 o 3 potresti aver accesso all’incentivo per rendere la riqualificazione del tuo edificio possibile: si tratta del Sismabonus. Esistono tipologie diverse di questa detrazione: sismabonus ordinario con aliquota al 50%; sismabonus con singolo od un doppio salto di classe di rischio sismico con aliquote che partono dal 70% ed arrivano all’85%; ecosismabonus con aliquote di detrazione di 85%; Super Sismabonus, strettamente legato al Superbonus, e che permette di poter contare su un’aliquota del 110%.
Il Super Sismabonus è legato al Superbonus 110 ed è stato creato per edifici unifamiliari oppure condominiali a prevalenza residenziale, a differenza delle altre detrazioni che sono previste per interventi per unità abitative o produttive. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul Sismabonus.
Prima e dopo. Il sismabonus è l’agevolazione fiscale prevista per i lavori di riduzione del rischio sismico di un edificio o di una casa indipendente.
Già previsto dal Dl n. 63 del 2013, è tornato a far parlare di sé con la pubblicazione del decreto Rilancio (Dl 34/2020) che, lo scorso maggio, ha portato il Sismabonus al 110%. Ma attenzione, l'ultima misura varata non sostituisce la precedente, la integra con delle differenze che riguardano anche scadenze e beneficiari e che puoi leggere nella tabella in basso.
Prima | Dopo (Decreto rilancio) | |
---|---|---|
Scadenza | lavori effettuati entro il 31 dicembre 2021 | dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 |
Tipologie ammesse |
|
|
Soggetti ammessi |
|
|
Importo max detrazione | 96.000€ | 96.000€ |
Per capire bene come funziona, a chi spetta, quali sono i lavori ammessi e quali novità ha introdotto l’ultimo decreto, continua a leggere la guida.
Si può fare. Per avere diritto al sismabonus occorre migliorare la capacità antisismica di un edificio o di una casa indipendente nelle zone sismiche 1, 2 e 3 (le zone a più alto rischio in Italia).
In Italia il rischio sismico viene classificato in quattro zone di pericolosità in modo decrescente:
Per verificare la classificazione della tua zona consulta la mappa oppure clicca qui per scaricarla.
L’agevolazione è valida per le prime e per le seconde case, sia che facciano parte di un condominio, sia che non ne facciano parte. E si applica anche all’acquisto di appartamenti in edifici demoliti e ricostruiti proprio per migliorarne la capacità antisismica.
Ma quanto mi costi. Con il decreto Rilancio l’agevolazione fiscale su tutti gli interventi antisismici cosiddetti speciali cresce del 110%. Un’agevolazione record nella storia fiscale italiana. Ma – nota bene – il nuovo decreto non sostituisce il precedente (Dl 63/2013), tuttora in vigore.
Il sismabonus del 110% è valido, infatti, solo per gli interventi realizzati dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021. In tutti gli altri casi si applicano le detrazioni minori.
Per i lavori all'interno di un condominio la detrazione è del:
Per le case singole (non necessariamente figuranti come prime abitazioni) la detrazione è del:
In questo caso la detrazione sul prezzo di vendita è del:
Sia per le agevolazioni previste dal decreto del 2013, sia per il sismabonus del 110%, oltre che per l’acquisto di un appartamento in un edificio demolito e ricostruito, la spesa massima detraibile è di 96.000 euro. Questa cifra è da moltiplicare per il numero di appartamenti, se si tratta di un condominio.
L’agevolazione per il bonus terremoto per l’acquisto, è possibile solo se l’impresa di costruzione chiamata a realizzare l’intervento per demolizione e ricostruzione con interventi di upgrade antisismico, cede l’immobile entro i 18 mesi dalla data di conclusione dei lavori.
Tu sì, tu no. Possono richiedere le detrazioni:
I nodi da sciogliere. In base al Dl del 2013 le unità immobiliari e gli edifici ad uso commerciale, come negozi, studi professionali e così via, possono beneficiare del sismabonus, sia che facciano parte di un condominio, sia che non ne facciano parte.
In base al decreto Rilancio i liberi professionisti e le imprese possono beneficiare del superbonus solo se l’unità immobiliare ad uso commerciale fa parte di un condominio. Su questo punto, però, i nodi da sciogliere sono ancora tanti e bisogna aspettare i decreti attuativi per capire come stanno veramente le cose.
Ok, ma nella pratica? Per ottenere il sismabonus si può scegliere tra:
Occhio, però. Per chi sceglie lo sconto in fattura o la cessione del credito per accedere al bonus antisismico, il Decreto Rilancio prevede una serie di obblighi e relative sanzioni a carico del contribuente, della ditta che fa i lavori e dei tecnici. L’obiettivo è contrastare le truffe e tutelare le casse dello Stato. Ricordiamo che la maxi agevolazione dà la possibilità di mettere in sicurezza la propria casa senza anticipare un euro e a spese dello Stato.
No documentazione, no party. I documenti necessari per richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito sono:
C'è un po' di confusione? Cerchiamo di spiegarti meglio.
Il superbonus del 110% non sostituisce la detrazione prevista dalla legge di Bilancio del 2018 per i lavori congiunti di riduzione del rischio sismico (sismabonus) e riqualificazione energetica (ecobonus) sugli edifici condominiali delle zone 1, 2 e 3.
La detrazione è del:
In questi casi la spesa massima detraibile è di 136.000 euro per ciascun appartamento (anziché 96.000 euro) e lo sconto fiscale è da suddividere in dieci rate annuali di pari importo (anziché in cinque).
Per ottenere l’accesso al Sisma bonus 110% è necessario che gli interventi siano eseguiti in maniera congiunta ad altri indicati all’interno del Decreto Rilancio. Il Super Sismabonus 110% è applicabile solo se collegato ad alcuni interventi trainanti per l’efficientamento energetico:
Se vuoi farti un’idea dei costi e capire quanto potresti risparmiare con l’agevolazione combinata di sismabonus ed ecobonus, richiedi un preventivo gratuito.
Questo articolo ti è stato utile?