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Pubblicato il 10-01-2023 da Redazione
Se stai pensando di effettuare dei lavori di ristrutturazione per il risparmio energetico e stai cercando degli incentivi che ti permettano di abbattere i costi degli interventi, l'Ecobonus 2023 è la misura fiscale che ti viene incontro offrendoti una serie di detrazioni: si parte infatti dal 110% previsto nel Superbonus, per arrivare alle aliquote ordinarie del 65% e 50%.
Con la Legge di Bilancio 2023 è stata disposta una proroga per quanto riguarda l'Ecobonus affiancata a quella relativa al Superbonus, con alcune introduzioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per quanto riguarda i requisiti tecnici per i lavori detraibili.
Il decreto legge n.63 del 04/06/2013 ha introdotto incentivi per incoraggiare i lavori per l'efficienza energetica. L'Ecobonus è la detrazione fiscale prevista per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici già esistenti.
Per quanto riguarda invece la regolamentazione dei limiti di spesa, i lavori ammessi e gli adempimenti richiesti, si fa fede all'articolo 14 del DL n.63/2013, modificato diverse volte fino all'ultima Legge di Bilancio del 2021. L'Ecobonus rientra tra le detrazioni fiscali Irpef ed Ires.
Con le modifiche alla Legge di Bilancio del 2021 con l'Ecobonus sono previste detrazioni fiscali del 110%. Con il Super Ecobonus 110 sono ammesse tutta una serie di spese per alcuni lavori di ristrutturazione. Eccole di seguito:
1) Isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l'involucro dell'edificio, con un'incidenza al di sopra del 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio stesso. Per questo intervento i limiti di spesa sono di 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno; 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari; il limite di spesa scende invece a 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
2) Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto a pompa di calore, compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all'installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo ovvero con impianti di microcogenerazione o a collettori solari. In questi casi il limite di spesa è di 20.000 euro/unità immobiliare per edifici fino a otto unità immobiliari; 15.000 euro/unità se l'edificio è composto da più di otto unità immobiliari ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell'impianto sostituito; 30.000 euro anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell'impianto sostituito
Questi sono definiti interventi trainanti, ma il Superbonus spetta anche nel caso di interventi trainati se eseguiti congiuntamente. Si tratta dei lavori per l'efficientamento energetico (quelli quindi per il classico Ecobonus da 65% e 50%), sempre nei limiti di spesa previsti dalla legislazione vigente oppure quelli previsti anche nel sismabonus. A questi si aggiungono:
Per i lavori di ristrutturazione per la riqualificazione energetica non eseguiti in modo congiunto a quelli citati in precedenza, esistono detrazioni fiscali ordinarie. La prima è un'agevolazione con aliquota del 65%.
Gli interventi previsti sono i seguenti:
Tra gli interventi per la riqualificazione energetica non eseguiti in modo congiunto a quelli previsti nel Superbonus alcuni prevedono detrazioni fiscali del 50%, ecco di seguito quali sono:
Sono previste detrazioni per l'efficientamento energetico di parti comuni dei condomini con aliquote che possono arrivare addirittura all'85%. Ecco di seguito quali sono gli interventi:
Tutti i contribuenti, titolari di reddito di impresa compresi, possono richiedere l'ecobonus, l'importante è che risultino in possesso di un immobile per il quale sono previsti lavori con l'obiettivo del risparmio energetico. Non sono esclusi da questo incentivo i contribuenti cosiddetti incapienti, cioè coloro che hanno un reddito tanto basso da essere esentasse.
È importante ricordare che le detrazioni sono riconosciute solo per i lavori di riqualificazione energetica su edifici già esistenti e non possono essere applicate ad immobili in corso di costruzione.
È possibile usufruire dell'Ecobonus 110%, 65% e 50% nei seguenti modi:
Se vuoi beneficiare di ecobonus 110%, ma anche 50% e 65% è necessario effettuare la comunicazione Enea delle spese sostenute, entro la scadenza di 90 giorni dalla data di fine dei lavori. Per poter usufruire delle detrazioni fiscali, sarà necessario inviare:
Se stai pensando di iniziare i lavori per conferire l'efficienza al tuo immobile, rivolgiti a noi per richiedere un preventivo gratis, troverai le imprese più vicine a te e più convenienti e che potranno soddisfare ogni tua esigenza: trova il prezzo migliore per gli interventi con la possibilità di usufruire anche dell'Ecobonus.
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