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Bonus Casa 50%: una guida per accedere al bonus

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Bonus casa 50%Sfrutta le detrazioni e dai un taglio netto ai costi di ristrutturazione con il Bonus Casa.

Valutazione utenti: 20
Pubblicato il 26-02-2024 da La Redazione

Tabella dei contenuti

    Buone notizie per chi ha in mente di ristrutturare casa perché è stato confermato il bonus ristrutturazioni 2024, meglio conosciuto come il bonus casa.
    Si tratta di un'agevolazione disciplinata dall'articolo 16-bis del Dpr n. 917/86, riconfermata ormai da diversi anni e con lievi modifiche, fino all’ultima manovra che ha stabilito che per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, sarà ancora possibile usufruire di una detrazione del 50% fino a un tetto massimo di 96mila euro per singola unità immobiliare. Dal 1 gennaio 2025, invece, l'aliquota per la detrazione scenderà al 36% con un tetto massimo di spesa di 48mila euro.
    Questo bonus è utile quindi per chiunque debba effettuare lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, sia di piccola entità che interventi più importanti che però non rientrano nei bonus maggiori come il superbonus 110.
    Per avere una panoramica di tutti i bonus edilizi attualmente in vigore puoi leggere questo articolo sulle detrazioni fiscali ristrutturazioni.

    Bonus casa: come funziona

    Il bonus ristrutturazioni 2024, al pari di quello degli anni precedenti, viene spalmato in 10 quote annuali di pari importo.
    Le detrazioni, in sostanza, vengono recuperate in fase di dichiarazione dei redditi, detraendo il 10% della quota spettante con cadenza annuale, per dieci anni consecutivi.
    Supponendo di aver sostenuto spese di ristrutturazione per un totale di 80mila euro, grazie al bonus casa riusciresti a recuperare la metà delle spese, ovvero 40.000 euro, detraendo in dichiarazione dei redditi una quota di 4.000 euro l’anno per 10 anni.

    ATTENZIONE: La detrazione scenderà al 36%, con un limite massimo di 48.000 euro per spese sostenute (ovvero pagate) a partire dal 1 gennaio 2025

    A chi spetta la detrazione sulle ristrutturazioni al 50%

    Singole unità abitative: elenco dei possibili beneficiari

    Possono usufruire delle agevolazioni tutti i contribuenti soggetti ad Irpef (l'imposta sul reddito per le persone fisiche) sia residenti che non residenti in Italia.

    Ecco l'elenco di tutti i soggetti che possono godere dei benifici del bonus casa:

    • proprietari
    • nudi proprietari
    • usufruttuari
    • locatari o comodatari dell'immobile
    • assegnatari di alloggi
    • imprenditori individuali (ma solo per immobili non rientranti tra i beni strumentali aziendali)
    • soci di società semplici, s.n.c., s.a.s. (ma solo per immobili non rientranti tra i beni strumentali aziendali)
    • coniugi o familiari conviventi del possessore o detentore dell'immobile oggetto dell'intervento
    • coniuge separato assegnatario dell'immobile intestato ad altro coniuge
    • il componente dell'unione civile (legge n.76/2016)
    • il convivente more uxorio

    Immobile con 2 proprietari: a chi spetta la detrazione?

    Se le spese sono sostenute da due comproprietari, la detrazione spetta a entrambi anche se la fattura è intesta a un solo proprietario.

    Immobile in compravendita: a chi spetta la detrazione?

    Se lè già stato stipulato un contratto di compravendita (compromesso), l'acquirente può usufruire della detrazione solo se sussistono i seguenti requisiti:

    • il promesso acquirente è immesso nel possesso dell'immobile
    • il promesso acquirente sostiene le spese di ristrutturazione ed è intestatario delle fatture
    • il compromesso è stato registrato entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi in cui si fa valere la detrazione

    Condomini: la detrazione nel caso di edifici condominiali

    Nel caso di ristrutturazioni condominiali la detrazione spetta a ogni singolo condomino in base alla quota millesimale di proprietà. Il bonus è applicabile alle parti comuni di edifici condominiali, sempre per un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, ed è di competenza dell'anno in cui viene sostenuta la spesa (ovvero, l'anno in cui viene effettuato il pagamento delle spese).

    Condomini minimi: come funziona il bonus casa?

    Per quei condomini con meno di 8 unità, e quindi esonerati dall'obbligo di nominare un amministratore e di avere un codice fiscale del condominio, è possibile nominare un responsabile che si occuperà di effettuare il pagamento. in sede di dichiarazione dei redditi tutti i condòmini potranno usufruire della detrazione spettante, indicando il codice fiscale del responsabile che ha effettuato il pagamento, avendo cura di reperire tutta la documentazione dimostrante che gli interventi sono stati effettuati sulle parti comuni dell'edificio.

    Interventi ammessi per il bonus casa

    Singole unità abitative: gli interventi ammessi e quelli esclusi

    Sono ammessi interventi su immobili residenziali si qualsiasi categoria catastale (anche rurali) e sulle relative pertinenze.

    Per le singole unità abitative gli interventi per i quali si può usufruire dell'agevolazione al 50% sono i seguenti:

    • manutenzione straordinaria (iper es. nstallazione di ascensori e scale di sicurezza, rifacimento del bagno, sostituzione infissi esterni e serramenti con persiane e serrande, rifacimento scale e rampe, recinzioni private, costruzione di scale interne)
    • restauro e risanamento conservativo mirati all'eliminazione o prevenzione di situazioni di degrado (tra cui anche adeguamenti di altezze dei solai, apertura di finestre per esigenze di areazione dei locali)
    • ristrutturazione edilizia (demolizione e ricostruzione con stessa volumetria, modifica della facciata, realizzazione di balconi, costruzione di servizi igienici)
    • eliminazione di barriere architettoniche (per es. realizzazione di un elevatore esterno)
    • interventi finalizzati a ridurre il rischio di subìre atti illeciti come furti e aggressioni (tra cui rientrano per es. il rafforzamento o l'installazione di recinzioni murarie o cancellate, l'apposizione di grate, porte blindate, vetri antisfondamento, fotocamere e videosorveglianza)
    • interventi di bonifica dell'amianto
    • interventi per ridurre il rischio di infortuni domestici (installazione di corrimano, rilevatori di presenza di gas inerti ecc)
    • installazione e potenziamento di pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo ( a tal proposito puoi anche consultare la nostra guida su tutti gli "incentivi fotovoltaico")

    Rientrano nella detrazione anche i costi di progettazione e le altre spese professionali connesse, le spese per l'acquisto dei materiali, gli oneri di urbanizzazione.

    Spese non rientranti nella detrazione

    Non sono ammessi i lavori di manutenzione ordinaria (previsti invece per i condomini) a meno che non rientrino in un intervento di ristrutturazione più grande.

    Condomini: tutti gli interventi ammessi

    Sono ammessi interventi sulle parti comuni immobili residenziali si qualsiasi categoria catastale (anche rurali) e sulle relative pertinenze.

    Per parti comuni si intende:

    • il suolo su cui sorge un edificio (fondazione, muri maestri, tetti e lastrici solari, scale, portoni di ingresso, vestiboli, portici, cortili e tutte le parti dell'edificio necessarie all'uso comune)
    • i locali per la portineria, lavanderia e alloggio del portiere
    • il riscaldamento centrale
    • gli ascensori
    • i pozzi
    • le cisterne
    • le fognature

    Gli interventi per i quali si può usufruire dell'agevolazione al 50% sono i seguenti:

    • manutenzione ordinaria (riparazione e rinnovamento delle finiture dell'edificio, sostituzione pavimenti, tinteggiatura delle pareti, rifacimento degli intonaci, impermeabilizzazione di tetti e terrazze)
    • manutenzione straordinaria (iper es. nstallazione di ascensori e scale di sicurezza, rifacimento del bagno, sostituzione infissi esterni e serramenti con persiane e serrande, rifacimento scale e rampe, recinzioni private, costruzione di scale interne)
    • restauro e risanamento conservativo mirati all'eliminazione o prevenzione di situazioni di degrado (tra cui anche adeguamenti di altezze dei solai, apertura di finestre per esigenze di areazione dei locali)
    • ristrutturazione edilizia (demolizione e ricostruzione con stessa volumetria, modifica della facciata, realizzazione di balconi, costruzione di servizi igienici)
    • eliminazione di barriere architettoniche (per es. realizzazione di un elevatore esterno)
    • interventi finalizzati a ridurre il rischio di subìre atti illeciti come furti e aggressioni (tra cui rientrano per es. il rafforzamento o l'installazione di recinzioni murarie o cancellate, l'apposizione di grate, porte blindate, vetri antisfondamento, fotocamere e videosorveglianza)
    • interventi di bonifica dell'amianto
    • interventi per ridurre il rischio di infortuni domestici (installazione di corrimano, rilevatori di presenza di gas inerti ecc).

    Rientrano nella detrazione anche i costi di progettazione e le altre spese professionali connesse, le spese per l'acquisto dei materiali, gli oneri di urbanizzazione.

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