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Guida al Superbonus: tutto quello che c’è da sapere spiegato in maniera facile

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Superbonus 70-30: guida alla detrazioneUna guida online per comprendere e applicare il superbonus nel 2024.

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Pubblicato il 30-04-2024 da Redazione

Tabella dei contenuti

    Superbonus: cos’è

    Edifici a impatto zero e a prova di scossa.

    Il superbonus, figlio del decreto Rilancio, è l’agevolazione record nella storia fiscale italiana sui bonus edilizia, nata in tempo di Covid per consentire di fare lavori di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico a costo e anticipo zero.

    Parole come ecobonus e sismabonus sono ormai note agli italiani, già abituati alle agevolazioni per interventi a favore del risparmio energetico e della messa in sicurezza degli edifici. A scioccare questa volta, in senso positivo, è stata però la possibilità di ristrutturare casa a spese dello Stato e senza sborsare un euro. Di seguito abbiamo provato a rispondere molti dubbi e domande sul bonus nato per far "ristrutturare casa a costo zero" riportandovi anche informazioni molto utili forniteci dalle imprese di ristrutturazioni nostre affiliate.

    Dal 110% al 70% : tutte le novità del Superbonus 2024

    Alla luce del Decreto Aiuti-quater, della Legge di Bilancio 2023 e del Decreto Cessioni, sono molte le novità che riguardano le detrazioni sulle ristrutturazioni e in particolar modo il "tanto sofferto" Superbonus che è stato prorogato fino al 2025 ma con delle modifiche tra cui:

    • il blocco delle cessioni e dello sconto in fattura;
    • la ripartizione in 4 quote annuali (estendibili a 10 con l'approvazione dell'emendamento in base al quale solo per le spese 2022 del 110% sarà possibile recuperare in dieci anni, anziché in quattro, la detrazione. In questo modo, si abbassa la rata annuale. L’opzione per l'allungamento è irrevocabile e dovrà essere esercitata nella dichiarazione 2024.
    • l'abbassamento dell'aliquota dal 110% al 90% per i lavori iniziati dal 1 gennaio 2023;
    • l'abbassamento dell'aliquota al 70% per le spese sostenute nel 2024;
    • l'abbassamento dell'aliquota al 65% per le spese sostenute nel 2025.

    Cerchi imprese per Superbonus 2024?

    Ristrutturazioni.com ha creato un nuovo servizio per tutti coloro che cercano imprese e general contractor per interventi di Superbonus in "area cratere" oppure di "superbonus 70/30".  Per informazioni consulta la pagina dedicata e richiedi informazioni compilando il form.

    Ma quali immobili possono essere interessati dal Superbonus?

    Gli immobili interessati dal Superbonus possono essere così riepilogati:

    • edifici residenziali unifamiliari e relative pertinenze;
    • unità immobiliari residenziali, funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi all’esterno, situate all’interno di edifici plurifamiliari, nonché relative pertinenze; condomìni, per interventi sulle parti comuni;
    • edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche;
    • singole unità immobiliari residenziali e relative pertinenze in condominio o edificio posseduto da un unico proprietario (o comproprietari) limitatamente ad interventi “trainati”. L’intervento trainante deve essere necessariamente eseguito sulle parti comuni.

    Attenzione, però. l'immobile deve essere situato nel territorio dello Stato Italiano, deve avere una destinazione residenziale con categoria catastale diversa da A1, A8 e A9 (quest'ultimo sarà ammesso solo se aperto al pubblico), e deve essere dotato di impianto di riscaldamento preesistente, funzionante e riattivabile, negli ambienti in cui viene eseguito il lavoro di ristrutturazione.

    Superbonus 70-30: quali lavori sono ammessi alla detrazione

    Il Superbonus è stato pensato per offrire un supporto per due tipologie di interventi: per agevolare i lavori per l’efficienza energetica c’è il Super Ecobonus; per adeguare gli edifici con sistemi antisismici c’è il Super Sismabonus.

    Super Ecobonus: cosa si può fare

    Prima di tutto per avere diritto al super ecobonus è necessario migliorare le prestazioni energetiche di un edificio di almeno due classi o raggiungere la classe energetica più alta, quando non è possibile progredire oltre.
    Altra condizione imprescindibile è eseguire almeno uno dei seguenti lavori:

    • la coibentazione (o cappotto termico) di oltre il 25% della superficie dell’edificio;
    • la sostituzione degli impianti di climatizzazione esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, a pompa di calore, ibridi o geotermici. In questo caso la detrazione copre anche le spese per lo smaltimento e la bonifica del vecchio impianto.

    Si tratta dei cosiddetti interventi maggiori o trainanti: uno solo di essi basta per ottenere la detrazione, ma può fare da traino e trascinare con sé anche una serie di interventi minori. Ad esempio? Se devi rifare solo le facciate, non hai diritto al superbonus, ma puoi continuare a beneficiare del bonus facciate. Se, invece, decidi di coibentare oltre un quarto delle pareti esterne della tua casa, puoi rifare anche le facciate e avere diritto per entrambe le categorie di intervento al superbonus. Oltre a tutti gli interventi già previsti dal precedente ecobonus, danno diritto all detrazione, se realizzati insieme ad uno degli interventi trainanti, anche:

    • il montaggio dei pannelli solari;
    • l’installazione di accumulatori di energia collegati ai pannelli solari;
    • l’impianto di colonnine per la ricarica delle batterie delle auto elettriche.

    Super Sismabonus: cosa si può fare

    Per avere diritto al super sismabonus è necessario migliorare la capacità antisismica degli edifici di almeno una classe di rischio. Rispetto al precedente, l’attuale sismabonus è valido anche per i comuni della zona 3 (più di 1.500), oltre che per quelli delle zone 1 e 2 (a maggior rischio).

    Decreto Rilancio: chi può richiedere la detrazione

    Fuori i nomi.

    Possono richiedere la detrazione

    • le persone fisiche e i condomìni per gli interventi su edifici composti da due a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche;
    • i cittadini per gli interventi sulle prime e sulle seconde case che siano all’interno di un condominio e per gli interventi sugli edifici monofamiliari riconosciuti come abitazione principale;
    • le residenze come case popolari e di proprietà di cooperative edilizie (per quest'ultime è prevista la detrazione al 110% fino al 31 dicembre 2023 a patto che siano eseguiti almeno il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2023;
    • le onlus;
    • le associazioni e società sportive dilettantistiche, ma solo per i lavori svolti sulle porzioni di immobili destinati a spogliatoi;
    • soggetti IRES solo se partecipanti alle spese per interventi trainanti su parti comuni di edifici condominiali.

    Non possono richiedere la detrazione

    • i cittadini per gli interventi sugli edifici monofamiliari usati come seconde case;
    • i proprietari di abitazioni unifamiliari (per questi la detrazione al 110% era possibile fino al 31/12/2022 a patto che almeno il 30% dei lavori fosse stato completato entro il 30 settembre 2022);
    • i titolari di impresa.

    E quindi?

    Se, oltre all’abitazione in cui abiti, hai una seconda casa che affitti o usi come casa vacanze, non puoi detrarre il superbonus per i lavori di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza. Se, invece, la tua seconda casa fa parte di un condominio che ha avviato i lavori ammessi dal superbonus, puoi beneficiare della detrazione  sia per gli interventi sulle aree condivise, sia per gli interventi all’interno della tua abitazione (come ad esempio la sostituzione degli infissi). Se, invece, hai un ufficio, uno studio per professionisti o un’impresa non puoi beneficiare di ecobonus e sismabonus.

    Superbonus: quanto si può spendere

    Ecobonus: i limiti di spesa. Per i lavori di riqualificazione energetica la legge prevede dei tetti massimi di spesa detraibili, che variano a seconda del tipo di intervento e di edificio.

    Per la coibentazione puoi detrarre fino a:

    • 60.000 euro per un edificio monofamiliare;
    • 60.000 euro per ogni appartamento all’interno di un condominio. Quindi, se nel tuo condominio ci sono 12 appartamenti, puoi spendere fino a 720.000 euro.

    Per la sostituzione degli impianti di climatizzazione e delle caldaie tradizionali puoi detrarre fino a:

    • 30.000 euro per un edificio monofamiliare;
    • 30.000 euro per ogni appartamento all’interno di un condominio.

    In ogni caso, i tetti di spesa si riferiscono alla singola categoria di intervento e sono cumulabili. Se, ad esempio, vuoi sia coibentare che sostituire le vecchie caldaie della tua casa puoi beneficiare in totale di 90.000 euro.

    Sismabonus: i limiti di spesa. Per gli interventi che migliorano le prestazioni antisismiche di un edificio puoi detrarre fino a 96.000 euro per ogni appartamento all’interno di un condominio e per il singolo edificio monofamiliare.

    Come ottenere la detrazione per Superbonus

    E io pago, anzi no.

    Il Decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023 prevede che per tutti i lavori in essere alla data del 16 febbraio 2023 è possibile ottenere la detrazione del 110% scegliendo tra:

    • la detrazione diretta. In questo caso anticipi la somma e la recuperi al 100% nella dichiarazione dei redditi, con cinque rate di pari importo spalmate in cinque anni;
    • lo sconto in fattura. (Leggi tutte le novità sullo sconto in fattura e il DL 11/2023 nel nostro articolo dedicato) In questo caso non anticipi neppure un euro; sarà l’impresa che fa i lavori a sborsare il 100% delle spese, che può detrarre nelle sue pendenze con il fisco in cinque rate in cinque anni, e ad incassare il 10% di credito extra (l’eccedenza del superbonus). L’impresa può anche decidere di cedere questo credito alle banche o ad altri istituti finanziari, ma, ricorda, non è obbligata ad accettare lo sconto in fattura;
    • la cessione del credito. Anche in questo caso non anticipi nulla, ma chiedi un prestito senza interessi alla banca o ad un altro istituto finanziario. Sarà l’istituto scelto a pagare i lavori e, quindi, l’impresa che se ne occupa, e ad incassare il 10% di credito extra;
    • la polizza assicurativa anticalamità. Alle tre opzioni precedenti, solo per gli interventi che danno diritto al sismabonus, si aggiunge la possibilità di acquistare una polizza assicurativa anticalamità e di recuperare il 90% delle spese sostenute. Ad anticipare la somma in questo caso è la società assicurativa a cui va l’eccedenza del superbonus (il 10% extra).

    Se non hai ancora iniziato i lavori di ristrutturazione, invece, oltre all'abbassamento dell'aliquota al 90%, andrai incontro anche alle conseguenze di quest'ultimo decreto che prevede lo stop allo sconto in fattura e il blocco della cessione del credito.

    Cosa significa? Potrai comunque usufruire dell'agevolazione ma solo detraendo l'importo che ti spetta in dichiarazione dei redditi.

    Se stai per iniziare i lavori o pensi di farlo in tempi brevi, hai tutto il tempo per progettare gli interventi, scegliere i fornitori e ottenere le approvazioni necessarie. A proposito, forse può interessarti richiedere un preventivo gratis.

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